Coliche, reflusso e tensioni addominali nel neonato

OSTEOPATIA PEDIATRICA

Giuseppe Polimeni Osteopata D.O.

7/7/2025

Una guida osteopatica per aiutare il tuo neonato (e voi genitori) a ritrovare la serenità

Introduzione – Il pianto che preoccupa

Nei primi mesi, il pianto del neonato è una forma di comunicazione. Ma quando diventa continuo, inconsolabile, soprattutto dopo le poppate o la sera, è normale che il genitore si allarmi.
Coliche? Reflusso? O solo “mal di pancia”? Le spiegazioni possono essere tante. Capirle e affrontarle con serenità è il primo passo per aiutare il tuo bambino a stare meglio.

Coliche: cosa sono e come si presentano

Parliamo di coliche quando un neonato sano piange per più di tre ore al giorno, per almeno tre giorni a settimana, da almeno tre settimane.
Il pianto è spesso improvviso, acuto, il pancino si irrigidisce, le gambine si flettono verso l’addome, il viso si arrossa.

Non è una malattia, ma un disagio funzionale che può essere legato a un’immaturità digestiva, a tensioni viscerali, a una difficoltà di adattamento del sistema nervoso o alla suzione.

Reflusso gastroesofageo: normale o da monitorare?

Il reflusso, inteso come risalita di latte dopo la poppata, è molto comune nei neonati e nella maggior parte dei casi è fisiologico.
Ma se si accompagna a pianto, irritabilità, scarso aumento di peso o difficoltà nell’alimentazione, è bene approfondire.

Anche qui l’osteopatia può offrire un aiuto, migliorando la mobilità del diaframma, del tratto esofageo e del cranio, che può essere coinvolto nei meccanismi della deglutizione.

Il ruolo delle tensioni addominali

Durante il parto, o anche già in gravidanza, il corpo del neonato può sviluppare piccole tensioni viscerali.
A volte queste si riflettono nella digestione, nel transito intestinale, nella capacità di rilassarsi dopo la poppata.

Il trattamento osteopatico si concentra su addome, torace e diaframma, sempre in modo dolce, per favorire il rilascio di queste tensioni.

Cosa può fare l’osteopata in questi casi?

L’approccio osteopatico non cura le coliche o il reflusso nel senso medico del termine, ma può aiutare a ridurre il disagio del neonato.
Con tecniche esterne, leggere e adattate al ritmo del bambino, l’osteopata lavora per migliorare la mobilità del corpo, sostenere la funzione del sistema digerente e promuovere uno stato generale di rilassamento.

Nella mia pratica clinica a Reggio Calabria, incontro spesso neonati come la piccola G., che arrivava da me con pianti inconsolabili serali e un addome molto teso.
Attraverso manipolazioni dolci del diaframma e della base del cranio, abbiamo lavorato per allentare le tensioni accumulate durante un parto rapido.
Già dopo il secondo trattamento, la mamma ha notato una maggiore tranquillità dopo le poppate e un sonno più sereno.
Questo non significa "guarire" le coliche, ma offrire al sistema del neonato la possibilità di trovare un nuovo equilibrio.

E tu, cosa puoi fare a casa?

Piccoli gesti quotidiani possono fare una grande differenza. Ecco alcuni consigli basati sull'osservazione e il contatto:

  • Posizione verticale: Tieni il bimbo in posizione verticale per 15-20 minuti dopo ogni poppata, appoggiato alla tua spalla, per aiutare la digestione e prevenire la risalita del latte.

  • Contatto pelle a pelle: La kangaroo care non è solo una coccola. Regola il battito cardiaco, la respirazione e offre un contenimento che rilassa profondamente il sistema nervoso del neonato.

  • Massaggio dolce: Pratica movimenti dolci con le sue gambine, flettendole verso la pancia (il classico movimento "a bicicletta") per favorire l'espulsione di aria.

  • Osservazione fiduciosa: Soprattutto, impara a osservare il tuo bambino con calma. A volte, cambiare posizione, ridurre gli stimoli esterni o semplicemente offrirgli un ambiente tranquillo può essere la chiave.

Il Pediatra e l'Osteopata: un'alleanza per il benessere del tuo bambino

Se il tuo neonato piange tanto, dorme male, ha sempre il pancino teso o rigurgita con fastidio, il pediatra è e rimane la tua prima e più importante figura di riferimento.
Sarà lui/lei a escludere eventuali condizioni mediche che richiedono un approccio specifico.

Una volta accertato che si tratta di un disturbo funzionale (come spesso sono coliche e reflusso fisiologico), l'osteopatia si inserisce come un supporto prezioso.
Lavoriamo in sinergia: il pediatra si occupa della salute generale e della diagnosi, l'osteopata si concentra sul ripristino della mobilità e sulla riduzione delle tensioni corporee che possono alimentare il disagio.

Ogni bimbo è diverso, e ogni pianto ha un significato. Capirlo, accoglierlo e accompagnarlo è parte del viaggio.
E l’osteopatia può essere un valido sostegno, dolce e rispettoso, per ritrovare equilibrio e benessere.

Ricevo a Reggio Calabria

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