Cos'è L'Osteopatia
Dove nasce, i suoi principi, il suo sviluppo. L'importanza della ricerca italiana!
Giuseppe Polimeni D.O.
1/5/2025


Cos’è l’Osteopatia?
L’osteopatia è una professione sanitaria basata su un approccio manuale e centrato sulla persona, che si integra con la medicina tradizionale e altre discipline sanitarie per il mantenimento e il miglioramento della salute. Questa disciplina si distingue per il suo focus sull’equilibrio del corpo e sulla capacità innata dell’organismo di autoguarirsi.
Le origini dell’osteopatia
L’osteopatia nasce negli Stati Uniti nel 1874 grazie ad Andrew Taylor Still, un medico che, deluso dai limiti della medicina tradizionale del tempo, decise di sviluppare un approccio terapeutico innovativo. Still riteneva che molte malattie derivassero da alterazioni nella struttura del corpo e che il trattamento manuale potesse ripristinare la funzione e migliorare la salute.
Nel 1892 fondò la prima scuola osteopatica al mondo, l’American School of Osteopathy (ASO), a Kirksville, Missouri. Da lì, l’osteopatia si è diffusa in tutto il mondo, arrivando in Europa nel 1917 con la fondazione della British School of Osteopathy a Londra.
I principi fondamentali dell’osteopatia
L’osteopatia si basa su alcuni principi cardine:
1. Il corpo è un’unità: tutte le parti del corpo sono interconnesse e influenzano reciprocamente la salute.
2. La struttura governa la funzione: un’alterazione della struttura del corpo (ossa, muscoli, legamenti) può compromettere il suo funzionamento.
3. Il corpo possiede meccanismi di autoguarigione: l’organismo ha un’intrinseca capacità di autoregolazione, che l’osteopatia stimola e supporta.
4. Il ruolo dell’arteria è supremo: una buona circolazione sanguigna è essenziale per mantenere la salute.
Cos’è la disfunzione somatica e come viene classificata
Un concetto chiave dell’osteopatia è la disfunzione somatica, definita come un’alterazione della mobilità delle strutture corporee (ossa, muscoli, tessuti connettivi, etc.) e tra di esse. Questa alterazione può influenzare negativamente il sistema nervoso, la circolazione e la funzione degli organi.
La disfunzione somatica è stata riconosciuta a livello internazionale e codificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella decima edizione dell’ICD-10 (Classificazione Internazionale delle Malattie) con il codice M99 (“Lesioni biomeccaniche non classificate altrove”). Questa classificazione rappresenta un passo importante verso il riconoscimento e l’integrazione dell’osteopatia nei sistemi sanitari globali.
L’osteopatia in Italia
In Italia, l’osteopatia è stata riconosciuta come professione sanitaria nel 2018, con l’approvazione della Legge 3/2018. Il profilo professionale dell’osteopata è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 21 settembre 2021. Attualmente, la professione è in fase di regolamentazione, un processo che mira a definirne i requisiti formativi e operativi.
L’Italia, inoltre, è un punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca osteopatica: è il secondo paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, per produzione di studi scientifici in questo settore. Questa posizione sottolinea l’impegno e la competenza degli osteopati italiani nel contribuire allo sviluppo e alla validazione scientifica della disciplina.
L’approccio osteopatico: una visione olistica della salute
L’osteopatia non si limita a trattare i sintomi, ma adotta una valutazione olistica del paziente, considerando anche fattori sociali, affettivi e ambientali. Attraverso tecniche manuali, l’osteopata mira a ripristinare la mobilità e l’equilibrio delle strutture corporee, favorendo così il funzionamento ottimale dell’organismo e la sua capacità di autoguarire.
Conclusioni
L’osteopatia rappresenta un approccio innovativo e complementare nel panorama delle professioni sanitarie. Con radici storiche profonde e solide basi scientifiche, questa disciplina continua a crescere e a guadagnare riconoscimento, anche grazie al ruolo di leadership dell’Italia nella ricerca osteopatica.
Andrew Taylor Still