Disfunzioni del Pavimento Pelvico nella Donna – Approccio osteopatico e sinergia con l’ostetrica

Giuseppe Polimeni Osteopata D.O.

5/4/2025

Introduzione

Il pavimento pelvico è una struttura fondamentale per la salute e il benessere della donna. Partecipa al sostegno dei visceri pelvici, alla continenza urinaria e fecale, alla sessualità e alla postura. Quando perde efficienza, si possono manifestare disfunzioni importanti, come incontinenza, dolore, prolassi o difficoltà sessuali.

Secondo alcune stime, una donna su tre sviluppa una forma di disfunzione del pavimento pelvico nel corso della vita, con una maggiore incidenza dopo il parto e in menopausa. Di fronte a questa realtà, è essenziale un approccio terapeutico che sia competente, rispettoso e sinergico.

L’osteopatia, nel pieno rispetto delle competenze sanitarie, lavora esclusivamente dall’esterno per ripristinare l’equilibrio miofasciale e articolare del bacino. L’ostetrica, invece, è la professionista sanitaria abilitata al trattamento diretto del pavimento pelvico con tecniche interne e training specifici. Insieme, osteopata e ostetrica possono offrire alla donna un percorso integrato e altamente efficace.

1. Anatomia funzionale del pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è un complesso muscolo-fasciale che chiude inferiormente la cavità pelvica. Si estende come un’amaca tra il pube e il coccige, passando per le spine ischiatiche, e svolge una funzione di sostegno per vescica, utero e retto, oltre a regolare il passaggio di urina, feci e – nella donna – a permettere il parto.

Le sue componenti principali sono:

  • Struttura ossea: formata da sacro, coccige e ossa iliache, uniti da articolazioni e legamenti.

  • Muscoli:

    • Diaframma pelvico (strato profondo): muscolo elevatore dell’ano (puborettale, pubococcigeo, ileococcigeo) e ischiococcigeo.

    • Diaframma urogenitale (strato anteriore): muscolo trasverso profondo del perineo e sfintere esterno dell’uretra.

  • Innervazione: principalmente dal nervo pudendo (S2–S4) e da rami del plesso sacrale e coccigeo.

  • Vascolarizzazione: arteria pudenda interna e sue diramazioni.

Nella donna, la pelvi è più ampia e flessibile, e l’apertura urogenitale (per uretra e vagina) più estesa rispetto all’uomo. Queste caratteristiche anatomiche rendono il pavimento pelvico femminile più esposto a sovraccarichi e disfunzioni.

2. Principali disfunzioni pelviche femminili

Le disfunzioni del pavimento pelvico si distinguono in due grandi categorie:

  • Ipotono: riduzione del tono e della forza muscolare, tipica di incontinenza e prolasso.

  • Ipertono: contrattura persistente, spesso dolorosa, che ostacola il rilassamento fisiologico.

Tra i quadri clinici più frequenti troviamo:

  • Incontinenza urinaria (da sforzo, urgenza, mista)

  • Prolasso urogenitale (vescica, utero, retto)

  • Dolore pelvico cronico (sindrome miofasciale, coccigodinia, vulvodinia)

  • Dispareunia, vaginismo, anorgasmia

  • Difficoltà evacuative e senso di peso pelvico

Le cause possono essere traumatiche (parto, chirurgia), posturali, ormonali (menopausa), neurologiche o legate a cicatrici. Ogni caso va valutato attentamente con strumenti clinici e diagnostici adeguati.

3. Approccio osteopatico

L’osteopatia, nel rispetto delle normative professionali, non utilizza tecniche interne, che sono di esclusiva competenza dell’ostetrica. L’osteopata lavora dall’esterno, valutando e trattando le disfunzioni che compromettono l’equilibrio del pavimento pelvico.

Obiettivo: ripristinare la mobilità e la sinergia tra strutture ossee, muscolari e fasciali del bacino.

Le principali tecniche osteopatiche includono:

  • Tecniche muscolo-fasciali esterne:

    • Rilascio dell’otturatore interno, piriforme, adduttori, glutei

    • Trattamento indiretto dell’elevatore dell’ano

    • Riequilibrio delle tensioni fasciali addomino-pelviche

  • Tecniche strutturali:

    • Correzione delle disfunzioni sacrali, iliache e pubiche (muscle energy, bilanciamento legamentoso)

    • Trattamento esterno del coccige in caso di deviazione o dolore

  • Tecniche viscerali esterne:

    • Mobilizzazione di utero, vescica e retto tramite approccio addominale

    • Rilascio delle fasce utero-sacrali e legamenti pelvici

  • Tecniche craniosacrali:

    • Bilanciamento del ritmo craniosacrale con focus sul sacro, utile nei casi di dolore cronico, ipertono e disfunzioni posturali

Il ruolo dell’osteopata è quindi quello di “preparare il terreno”: riequilibrare l’impalcatura muscolo-scheletrica e fasciale del bacino per favorire un miglior reclutamento neuromuscolare e migliorare la risposta alla riabilitazione pelvi-perineale.

4. Il ruolo centrale dell’ostetrica

L’ostetrica è la professionista sanitaria competente per la valutazione e il trattamento diretto del pavimento pelvico attraverso tecniche interne e protocolli riabilitativi.

Le sue competenze includono:

  • Valutazione interna e test funzionali

  • Massaggio e rilascio miofasciale intra-vaginale

  • Allenamento del pavimento pelvico (Kegel, biofeedback, coni vaginali)

  • Rieducazione posturale e respiratoria (respiro diaframmatico)

  • Trattamento delle cicatrici perineali

  • Supporto nei casi di dispareunia, vaginismo, incontinenza post-partum o menopausa

Il lavoro dell’ostetrica è indispensabile per il recupero della funzionalità pelvica e per accompagnare la donna in un percorso consapevole, personalizzato e rispettoso.

5. Una sinergia terapeutica vincente

L’integrazione tra approccio osteopatico e ostetrico consente di affrontare in modo completo le disfunzioni del pavimento pelvico.

  • L’osteopata valuta e tratta esternamente le disfunzioni strutturali, fasciali e viscerali che influenzano il sistema pelvico.

  • L’ostetrica interviene direttamente sul muscolo perineale e guida il processo riabilitativo e il recupero funzionale.

Questa collaborazione:

  • Ottimizza i tempi di recupero

  • Migliora l’efficacia della riabilitazione

  • Riduce il rischio di ricadute

  • Coinvolge attivamente la paziente nel percorso di cura

Conclusioni

Il pavimento pelvico è una parte essenziale dell’identità femminile. Le sue disfunzioni, spesso silenziose o taciute, meritano attenzione, competenza e rispetto. Un approccio multidisciplinare, che unisca osteopatia e ostetricia, può fare la differenza nella qualità della vita di tante donne.

Se sospetti una disfunzione del pavimento pelvico o desideri prenderti cura del tuo benessere intimo, puoi prenotare una consulenza presso il mio studio a Reggio Calabria. Sarai accompagnata in un percorso professionale, accogliente e dedicato.

Il corpo parla. Impariamo ad ascoltarlo insieme.

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