Il tuo neonato ha bisogno dell’osteopata? Ecco come capirlo
OSTEOPATIA PEDIATRICA
Giuseppe Polimeni Osteopata D.O.
6/30/2025


Guida ai segnali più comuni, dal sonno alle coliche, per garantire il suo benessere fin dai primi giorni
Un momento magico, ma anche pieno di dubbi
I primi mesi di vita di un neonato sono un momento magico, intenso, ma anche pieno di dubbi. I genitori si trovano spesso a chiedersi se quello che sta succedendo rientra nella normalità o se ci sia qualcosa che merita attenzione. È normale che pianga così tanto? Perché dorme poco e si sveglia di continuo? Sta bene anche se tende a girare sempre la testa da un lato? Sono domande più che lecite, e proprio per questo oggi voglio accompagnarti a capire quando una valutazione osteopatica può essere utile per il tuo bambino.
Le tensioni del parto e il ruolo dell’osteopatia
Ogni neonato nasce con una sua storia, fatta di nove mesi trascorsi in utero e di un parto che può essere stato lungo, veloce, naturale, medicalizzato, dolce o faticoso. Questo primo grande viaggio può lasciare delle tensioni nel corpo del bambino, piccole rigidità che il suo sistema, ancora in maturazione, può faticare a gestire da solo. Ed è qui che entra in gioco l’osteopatia.
I segnali da non sottovalutare
Molti genitori arrivano in studio raccontando che il loro bimbo “piange sempre”, “dorme pochissimo”, “si inarca quando lo allatto”, “rigurgita tanto”, “non scarica da giorni” oppure “gira sempre la testa dallo stesso lato”. In altri casi notano una forma un po’ irregolare del cranio, una suzione debole o difficoltosa, o semplicemente sentono che qualcosa “non torna”. Tutti segnali che, se si ripetono con costanza o sembrano accentuarsi col tempo, meritano attenzione.
Un sistema intelligente, ma delicato
Il corpo del neonato è estremamente intelligente, ma anche molto delicato. Una tensione a livello del diaframma, ad esempio, può interferire con la respirazione o la digestione. Una rigidità cervicale può rendere difficile la suzione o la rotazione libera della testa. Anche la qualità del sonno può essere influenzata da uno stato di iperattivazione del sistema nervoso, magari legato a uno stress pre o perinatale.
Un esempio pratico
Pensiamo a un neonato che, a causa di una posizione mantenuta in utero, presenta una preferenza a ruotare la testa solo a destra. Questo potrebbe rendergli difficile attaccarsi al seno sinistro e causare irritabilità durante la poppata. Con alcune sedute dolci, l’osteopata lavora per rilasciare le tensioni a livello del collo e della base del cranio, permettendo al bambino di girare la testa liberamente da entrambi i lati. Il risultato? Un allattamento più sereno per mamma e bambino, e la prevenzione di una possibile plagiocefalia.
Come agisce l’osteopata
È importante sapere che il trattamento osteopatico sul neonato è sempre esterno, delicato e non invasivo. Si basa sull’ascolto manuale delle tensioni e sul sostegno ai naturali processi di autoregolazione. Non c’è nulla di “rotto” o “da sistemare”, ma ci sono meccanismi in cerca di equilibrio. L’osteopata può lavorare sul cranio, sul sacro, sul torace o sull’addome con tecniche leggere, che spesso il bimbo vive come un momento di rilassamento profondo. L’obiettivo non è “correggere” ma facilitare: migliorare la mobilità, ridurre i disagi funzionali e sostenere uno sviluppo armonico.
Come si svolge una visita osteopatica sul neonato?
L’idea di una visita può generare domande, perciò è utile sapere cosa aspettarsi.
Si inizia sempre con un dialogo attento: parleremo della gravidanza, del parto e di tutto ciò che osservi nel quotidiano del tuo bambino. Segue un’osservazione delicata: valuterò come si muove, la forma della testa, la sua postura e il modo in cui si relaziona all’ambiente. La valutazione manuale è fatta con tocchi leggerissimi, come una carezza: attraverso le mani percepirò eventuali tensioni in diverse aree del corpo, come il cranio, l’addome o la colonna. Se indicato, il trattamento avverrà già nel corso della prima seduta, sempre rispettando i tempi del bambino. Le manovre sono dolci, spesso rilassanti, e in molti casi il piccolo si addormenta spontaneamente durante il trattamento.
Prevenzione e lavoro in equipe
In alcuni casi, i genitori portano il neonato anche senza una sintomatologia evidente, semplicemente per accompagnarlo nel recupero dopo il parto o per prevenire possibili disfunzioni. Questo approccio è molto utile, perché nei primi mesi il corpo del bambino è altamente plastico e reattivo. In altri casi, invece, il trattamento viene proposto come supporto a un percorso condiviso con altri professionisti: pediatri, ostetriche, consulenti dell’allattamento, fisioterapisti.
Fidati del tuo istinto
Quello che consiglio sempre è di osservare, fidarsi del proprio istinto e non ignorare i segnali. Se hai il dubbio che qualcosa non vada, chiedere una valutazione è un gesto di cura. L’osteopatia non sostituisce il pediatra, ma lo affianca in un percorso che mette al centro il benessere del tuo bambino.
Ogni neonato è diverso, ogni percorso è unico: per questo ogni trattamento osteopatico è personalizzato e costruito su misura, passo dopo passo.
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Ricevo a Reggio Calabria e sono a disposizione per ascoltare ogni dubbio, rispondere a ogni domanda e valutare insieme se un trattamento osteopatico può essere utile al tuo piccolo.
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