Linea interglutea nel neonato: perché controllarla e cosa significa se è deviata
OSTEOPATIA PEDIATRICA
Giuseppe Polimeni Osteopata D.O.
9/8/2025


Quando una deviazione della linea interglutea può indicare una difficoltà del bacino o coesistere con plagiocefalia (tramite torcicollo) — e quando serve approfondire
Introduzione
La linea interglutea è il solco verticale che divide i glutei. Nel neonato sano tende a essere in asse e continua verso il coccige. Una deviazione (spostamento laterale), una biforcazione a “Y” o asimmetrie dei solchi cutanei glutei possono attirare l’attenzione dell’operatore perché, in alcuni casi, si associano a condizioni dell’anca o a segni cutanei lombo-sacrali. Va però ricordato che molte di queste varianti sono comuni e spesso benigne: in uno studio trasversale su 1.096 neonati sani, circa 1 su 4 presentava un solco gluteo deviato o duplicato senza patologia associata. Questo dato sottolinea quanto sia comune e, nella maggior parte dei casi, fisiologico.
Cosa possiamo inferire da una “linea interglutea deviata”
Segni cutanei lombo-sacrali (occult spinal dysraphism, OSD)
Nel neonato esistono “stimmate cutanee” lombo-sacrali (es. fossette atipiche alte, ciuffi di peli, emangiomi, masse sottocutanee, solco gluteo deviato/duplicato) che, a seconda del contesto clinico, possono associarsi a malformazioni occulte del midollo (tethered cord e altre). Clinical pathway pediatrici indicano che una gluteal cleft deviata o a Y, soprattutto se associata ad altri marker cutanei o a un esame neurologico anomalo, deve far alzare l’attenzione.
Punti pratici supportati dalle linee guida: una fossetta “semplice”, bassa e visibile alla base, nel solco, è in genere benigna; diventano più sensibili le fossette alte (>2,5 cm dall’ano), profonde o associate ad altri segni. In presenza di deviazione marcata o “Y” con altri marker cutanei, o di un esame neurologico/ortopedico anomalo, è ragionevole l’approfondimento con ecografia spinale nei primi mesi (tipicamente entro 2–3 mesi; la scelta tra ecografia e RM varia per centro).
Pieghe glutee e displasia evolutiva dell’anca (DDH)
Le asimmetrie delle pieghe glutee/inguinali da sole hanno bassa specificità come test di screening e vanno interpretate con cautela; assumono peso se associate a limitazione dell’abduzione, differenza di lunghezza o manovre di Ortolani/Barlow positive. Le società scientifiche raccomandano lo screening clinico sistematico e l’ecografia mirata in presenza di fattori di rischio o esame dubbio.
Detto questo, alcuni studi mostrano che il sospetto clinico basato su pieghe asimmetriche può condurre a diagnosticare displasie acetabolari lievi, con ampia variabilità tra i centri e rischio di over-treatment: il segno isolato è comune anche nei bambini sani e non è affidabile da solo. Serve sempre l’inquadramento complessivo e, se indicato, un’ecografia dell’anca eseguita da operatori esperti.
Plagiocefalia: come entra in gioco
La plagiocefalia posizionale spesso coesiste con il torcicollo muscolare congenito (CMT). Il CMT, a sua volta, è associato a un maggior rischio di DDH rispetto alla popolazione generale. In pratica: un neonato con plagiocefalia può avere anche CMT; se c’è CMT, la probabilità di alterazioni dell’anca è maggiore; e in caso di DDH possono comparire asimmetrie dei solchi glutei. Non è la plagiocefalia in sé a “deviare il solco”, ma la catena di co-occorrenze (CMT ↔ DDH) rende opportuno controllare con attenzione collo, anca e regione glutea.
Come eseguo il controllo osteopatico (e cosa segnalo al pediatra)
• Osservazione statica: con il bimbo prono verifico l’asse della linea interglutea (dritta vs deviata/biforcata), eventuali stimmate cutanee (fossette alte, emangiomi, ciuffo di peli, masse), differenze di pienezza dei glutei.
• Funzione bacino/anca: mobilità dell’anca (abduzione), simmetria dei movimenti, eventuali segni indiretti (Galeazzi), qualità del pattern motorio. In presenza di limitazioni, rinvio per valutazione ortopedica/eco.
• Collo e cranio: ricerca di preferenza posturale o limitazione rotazionale (CMT), eventuale plagiocefalia posizionale; educazione posturale e gestione ambientale (tummy time, posizionamento, portage).
Quando è indicato approfondire subito
Invio al pediatra/ortopedico (o al neurochirurgo pediatrico per i casi spinali) se osservo:
• Deviazione marcata o “Y” del solco con altri segni cutanei lombo-sacrali (fossetta atipica alta, emangioma, ciuffo di peli, massa) o esame neurologico anomalo → considerare ecografia/RM della colonna.
• Limitazione dell’abduzione, “clunk” a Ortolani/Barlow, differenza di lunghezza, esame clinico dubbio → ecografia d’anca mirata nelle prime settimane-mesi.
• CMT importante o plagiocefalia moderato-severa: valutazione integrata (fisioterapia/osteopatia pediatrica per il collo e counseling posturale) e screening dell’anca in base all’esame obiettivo e ai fattori di rischio.
Cosa può fare l’osteopatia (in sicurezza e in rete col pediatra)
Nel neonato lavoriamo con tecniche esterne dolci su tessuti molli e catene miofasciali per favorire simmetria e comfort (collo/spalle, diaframma, bacino), sempre all’interno di un percorso condiviso con pediatra e, quando necessario, ortopedico o neurochirurgo. Per la plagiocefalia posizionale l’intervento prioritario resta la gestione posturale e il trattamento del torcicollo; l’eventuale DDH è di competenza ortopedica (es. tutore di Pavlik), mentre l’osteopata supporta comfort e mobilità globale.
Messaggi chiave, basati sulle evidenze
• Un solco intergluteo deviato o a “Y” è relativamente frequente alla nascita e spesso isolato e benigno; il rischio aumenta se coesistono altri segni cutanei o un esame neurologico/ortopedico anomalo.
• Le pieghe glutee asimmetriche da sole non sono un test affidabile per la DDH; assumono significato solo insieme ad altri reperti clinici o fattori di rischio e vanno confermate, se indicato, con ecografia.
• Plagiocefalia e deviazione del solco non sono legate in modo diretto; la connessione clinica passa soprattutto per il CMT, che ha una nota associazione con la DDH.
• In caso di dubbio, meglio un inquadramento multidisciplinare precoce: la diagnosi tempestiva di DDH e dei rari OSD migliora gli esiti e riduce trattamenti invasivi.
Per le famiglie
Se noti una linea interglutea storta o “a Y”, non allarmarti: nella maggior parte dei casi è un reperto innocuo. Parlane con il pediatra e valuta una visita osteopatica pediatrica per un esame funzionale completo di collo, anca e bacino, e per indicazioni pratiche su posizionamento e accudimento.
Consulenza a Reggio Calabria
Per un inquadramento osteopatico pediatrico rigoroso e in rete con il pediatra, puoi prenotare una valutazione nel mio studio a Reggio Calabria.
Riferimenti essenziali
• Aby J, Kim J. Cutaneous lumbosacral findings in healthy newborns: frequenza di solco gluteo deviato/duplicato.
• Johns Hopkins & CHOP Clinical Pathways: gestione dei marker cutanei lombo-sacrali; quando indagare con ecografia/RM.
• AAFP/AAP su DDH: bassa specificità delle pieghe asimmetriche; valore dello screening clinico ed ecografico mirato.
• Evidenze su pieghe asimmetriche: utilità limitata come segno isolato; variabilità tra centri.
• CMT ↔ DDH; relazione con plagiocefalia posizionale.
Contattami
Vuoi un parere per il tuo neonato? Scrivimi: valuteremo insieme se il reperto è fisiologico o se serve un percorso condiviso con il pediatra.
Tag: neonati; osteopatia pediatrica; linea interglutea; solco gluteo; plagiocefalia; torcicollo congenito; displasia evolutiva dell’anca; red flags; Reggio Calabria; consulenza osteopatica