Plagiocefalia Posizionale: Cos’è, Cause e Conseguenze

OSTEOPATIA PEDIATRICA

Giuseppe Polimeni Osteopata D.O.

3/10/2025

La plagiocefalia posizionale è una condizione sempre più comune nei neonati, con un’incidenza stimata tra il 20% e il 48% nei primi mesi di vita. È caratterizzata da un appiattimento asimmetrico del cranio e, secondo studi recenti, il suo aumento è correlato alla raccomandazione di far dormire i neonati in posizione supina per ridurre il rischio di SIDS. Questo fenomeno si verifica a causa della pressione prolungata su un lato della testa, influenzando la forma del cranio nei primi mesi di vita del bambino.

Cause della Plagiocefalia Posizionale

Questa condizione può derivare da diversi fattori, tra cui:

  • Posizione supina prolungata: il neonato trascorre molte ore sdraiato sulla schiena, come raccomandato per prevenire la SIDS, ma ciò può portare a una pressione costante su una specifica area del cranio.

  • Preferenza nel girare la testa sempre dallo stesso lato: alcuni bambini sviluppano una preferenza posturale, ruotando la testa prevalentemente verso un lato.

  • Uso eccessivo di sdraiette e seggiolini: l’uso prolungato di questi dispositivi limita la libertà di movimento del bambino e aumenta il rischio di deformazioni craniche.

  • Parto difficile o posizione intrauterina ristretta: un parto complicato o una posizione fetale anomala possono influenzare la forma del cranio già alla nascita.

Conseguenze a Lungo Termine

Se non trattata, la plagiocefalia posizionale può comportare alcune problematiche a lungo termine. Tuttavia, nei casi lievi, la condizione può risolversi spontaneamente con il naturale sviluppo del cranio nei primi due anni di vita, soprattutto se vengono adottate precocemente strategie di prevenzione. Tra le possibili conseguenze, rientrano:

  • Asimmetrie facciali: l’appiattimento del cranio può influenzare la simmetria del volto, causando differenze nella posizione di occhi, orecchie e mascella.

  • Problemi posturali e scoliosi: la deformazione cranica può influire sull'allineamento della colonna vertebrale, aumentando il rischio di scoliosi e alterazioni posturali.

  • Difficoltà di suzione e deglutizione: le tensioni muscolari associate alla plagiocefalia possono interferire con l’allattamento e la deglutizione.

  • Torcicollo neonatale: l’appiattimento del cranio può essere associato a rigidità muscolare del collo, limitando la mobilità della testa.

  • Impatto sullo sviluppo motorio e cognitivo: sebbene la plagiocefalia sia generalmente considerata una condizione estetica, in alcuni casi può influenzare lo sviluppo neurologico del bambino.

Come Prevenirla?

Esistono diverse strategie per ridurre il rischio di plagiocefalia posizionale:

✔️ Cambia spesso la posizione del bambino: alternare la posizione della testa durante il sonno e nei momenti di veglia aiuta a distribuire la pressione in modo uniforme.

✔️ Favorisci il tummy time: il tempo trascorso a pancia in giù, sotto supervisione, aiuta a rafforzare i muscoli del collo e prevenire la pressione prolungata sul cranio.

✔️ Consulta un osteopata pediatrico: l’osteopatia è un valido supporto per riequilibrare le tensioni muscolari e favorire uno sviluppo armonioso del bambino.

L’Importanza dell’Osteopatia Pediatrica

L’osteopatia pediatrica è una disciplina dolce e non invasiva che aiuta a correggere le tensioni che possono influenzare la forma del cranio e la postura del neonato. Attraverso tecniche specifiche, l’osteopata può migliorare la mobilità del collo, ridurre le asimmetrie e favorire uno sviluppo equilibrato.

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